Anche per il prossimo mandato, Anmic Parma, associazione di tutela e rappresentanza delle persone con disabilità e dei loro caregiver, sarà guidata da Walter Antonini, votato all’unanimità con la sua squadra, in parte rinnovata, di quindici consiglieri: Barbara Zallio (vicepresidente vicaria), Anita Failla (segretaria), Umberto Guidoni (vicepresidente), Emma Manghi (vicepresidente), Simonetta Allodi, Gabriele Carpena, Mario De Blasi, Valerio Guareschi, Laura Lentini, Cinzia Mainardi, Tiziana Marenzoni, Rita Merusi, Matteo Salini, Luca Viglioli.

Questo l’esito di un Congresso molto partecipato, dal titolo “Essere comunità: il futuro che ti riguarda”, che ha avuto luogo oggi all’Hotel Parma & Congressi, presieduto da Alberto Mutti (ex presidente di Anmic, dal 1982 al 2018), alla presenza di numerosi associati e autorità, nonché del presidente nazionale di Anmic, Nazaro Pagano.

La relazione di fine mandato di Antonini, che è anche presidente regionale di Anmic, si è concentrata sui servizi erogati dall’associazione (oltre 10mila risposte annuali ad altrettanti bisogni), la crescita degli associati (3056) e dei volontari (quasi un centinaio) dopo gli anni critici del Covid, l’estensione dei servizi a favore dei soci e della comunità, e il grande lavoro di rete, in ambito sociale e sanitario, con enti pubblici e del terzo settore.

Con qualche preoccupazione: i dati allarmanti relativi al lavoro per le persone disabili, e una riforma, quella della disabilità, che, applicata in via sperimentale in alcune province, sta mostrando luci e ombre in termini di attuazione, soprattutto sul sistema di domanda e di accertamento della condizione di disabilità (invalidità civile). Dopo un video “sorpresa”, in cui volontari e soci Anmic hanno manifestato la propria gratitudine nei confronti dell’associazione, sui temi nazionali si è concentrato l’approfondito intervento del presidente nazionale Pagano, mentre tanti sono stati i contributi dei rappresentanti delle Istituzioni, che hanno permesso di affrontare diversi temi, dalla mobilità, alle barriere architettoniche, passando attraverso l’inclusione a scuola, all’università, nel lavoro e nel tempo libero.

Hanno portato un contributo: Antonio Nouvenne, delegato per le politiche di integrazione tra ospedale e territori del Comune di Parma, oggi in veste di delegato del sindaco di Parma, Michele Guerra, Laura Cavandoli, deputata della Repubblica italiana, Barbara Lori, vicepresidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna, delegata oggi dal presidente regionale Michele De Pascale, Alessandro Fadda, presidente della Provincia di Parma, Matteo Daffadà, consigliere regionale Emilia Romagna, Carmine Boccuni, dirigente medico della direzione sanitaria dell’azienda ospedaliero-universitaria di Parma, Daria Jacopozzi, assessora a partecipazione e associazionismo del Comune di Parma, Maristella Galli, sindaca di Collecchio, Chiara Vernizzi, assessora alla rigenerazione urbana del Comune di Parma, Fulvia Fuciarelli, responsabile dell’ufficio medico-legale dell’Inps di Parma, Marcella Saccani, consigliera d’amministrazione della Fondazione Cariparma e presidente della Fondazione Mario Tommasini, Paolo Andrei, presidente della Fondazione Munus, Elena Dondi, presidente di Csv Emilia, Gianfranco Bertè, direttore generale Asp Parma, e Andrea Grossi, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale,

Durante tutta la durata del Congresso è stata allestita, e molto apprezzata, la mostra “D come Donna – Bellezza e Disabilità”, per una contronarrazione dell’estetica femminile.

Si ringrazia, per il supporto nella copertura delle spese organizzative, Cpo Mobility, Righi-Elia Ambulatori Odontoiatrici, Conad Centro Nord, Cooperativa Sirio, Nuovo S. Orsola Poliambulatorio e Laboratorio Analisi, Privatassistenza Parma.