Un romanzo giallo, di Stefano Polastri, esordiente nel genere, con una storia avvincente e un obiettivo solidale. “Il cacciatore di stelle” è il titolo del libro dello scrittore parmigiano, noto per il suo ruolo di proprietario di una software house e per la sua attività di formazione aziendale, ma anche apprezzato autore.
Il romanzo (copertina e illustrazioni interne sono del grafico Enrico Manini) è un thriller che guida il lettore attraverso un vasto itinerario italiano: “Dall’elegante Bologna ai vicoli di Firenze, dalle nebbie di Parma alle onde del Tirreno”. Questo è lo scenario in cui si muove “Il cacciatore di Stelle”, un serial killer che lascia dietro di sé “non semplici cadaveri, ma messe in scena agghiaccianti, ispirate al cosmo. Il suo è un tour di morte e bellezza, un’inquietante celebrazione di un amore malato per l’universo”.
Alle sue calcagna, si lanciano il commissario Ciriolo, un “veterano stanco di crimini senza senso,” e il suo assistente, un “idealista che spera ancora nella giustizia”. La caccia all’ombra si fa più intensa tra La Spezia, Pisa e Livorno, dove il gioco si fa più pericoloso e le domande si moltiplicano, promettendo un colpo di scena finale. Un viaggio fisico, investigativo, ma anche nell’intimo umano, nel quale Polastri ha già dimostrato, nel suo precedente “Il riflesso delle biglie di vetro”, di saper ben indagare.
L’autore racconta così la sua esperienza nella stesura del libro: “Scrivendo questa storia ho percorso strade e luoghi reali e di fantasia, immaginando persone e nomi nascosti nella mia mente. Le loro figure sono ora nitide e chiare, le posso vedere ed immaginare nei loro movimenti e nelle loro azioni. A volte sorridendo per i loro difetti, a volte condividendo le loro crepe e i loro pensieri”. Tra i numerosi personaggi che popolano il libro, l’autore ne evidenzia uno in particolare: Ermanno, “anziano che vive nei dintorni di Pisa e Livorno, rimasto cieco per un incidente”. Proprio per questo Polastri ha deciso di devolvere in beneficenza i proventi del libro, in favore dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Parma.



