A un anno dalla scomparsa di Gilbert Franc, i famigliari decidono di donare i soldi che erano stati raccolti per le sue cure alla sezione di Parma dell’Anmic (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili). L’ex funzionario della Provincia, infatti, è mancato l’anno scorso, a 63 anni, dopo tre anni di lotta con la tetraplegia, causata da un incidente, nel 2017, in Croazia, dove, mentre era in vacanza, è stato investito sulle strisce pedonali. Così lo ricordano gli amici e i parenti. “Un secondo e la sua vita, fino a quel momento così attiva e ricca, si è bloccata, con quel terribile responso: tetraplegia. Un secondo e il suo mondo si è ridotto a un letto e a qualche giretto su una carrozzina elettrica, senz’altra residua abilità che gli dava quell’unica mano, senza forza, ma che ancora un poco riusciva a muovere”. “La morte fa paura, ma forse, ancor più, bisognerebbe aver paura di sopravviverle – continua il ricordo -, costretti in una “non vita” in cui sofferenza, dolore, dipendenza assoluta dagli altri, ospedalizzazioni continue e definitive, diventano l’unica realtà quotidiana che ti è concessa. Senza prospettiva di cambiare, senza poter sperare in un miglioramento. Ebbene, Gilbert tutto questo l’ha affrontato con una forza d’animo straordinaria, con una dignitosa consapevolezza, senza mai disperarsi o piangersi addosso, sorretto dal grande affetto che gli veniva dimostrato non solo dai congiunti più vicini, ma anche da amici, colleghi o semplici conoscenti. Se consideriamo eroico colui che affronta una situazione avversa, dominandola senza farsi sopraffare, anzi combattendola, allora tu sei stato un piccolo grande eroe e un esempio per tutti noi”, scrivono le persone che gli hanno voluto bene. “Dice il proverbio che chi semina vento raccoglie tempesta, evidentemente Gilbert aveva ben seminato in tutta la sua vita precedente. La dimostrazione tangibile di tale affetto è stata la vicinanza continua di tutti, fino alla spontanea raccolta di fondi (nelle sue condizioni le spese erano veramente tante) per potergli consentire di vivere nella sua casa, appositamente adattata alle sue esigenze. Tutti, parenti, amici e colleghi, ognuno secondo le sue possibilità e di buon cuore, ha offerto quanto poteva per aiutarlo. Ora – concludono -, quelle donazioni (2500 euro) che non è stato possibile usare per Gilbert, sono da noi messe a disposizione di chi si occupa dei problemi delle persone con disabilità e invalidi civili, quindi versate a favore dell’Anmic, nel ricordo di Gilbert e sapendo che questo è quello che lui avrebbe voluto”.

Un grazie di cuore agli amici e ai familiari di Gilbert.

Print Friendly, PDF & Email