ANMIC (Associazione nazionale mutilati e invalidi civili)- ANMIL (Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro) -ENS (Ente nazionale sordomuti) –  UICI (Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti) – UNMS (Unione nazionale mutilati per servizio) – ANGLAT (Associazione Nazionale Guida Legislazioni Andicappati Trasporti) – ARPA (Associazione Italiana per la Ricerca sulla Psicosi e l’Autismo)

 GOVERNO, INCONTRO DELLA FEDERAZIONE DEI DISABILI FAND CON IL PRESIDENTE INCARICATO GIUSEPPE CONTE: RICHIESTO “PIU’ SOSTEGNO AI DISABILI E ALLE LORO FAMIGLIE”

 

Nel colloquio  svoltosi oggi a Palazzo Chigi le 7 Associazioni nazionali riunite nella Fand hanno presentato al Premier Conte le loro richieste in tema di politiche e servizi in favore delle persone con disabilità. Nazaro Pagano (Pres. Fand): “Un gesto di attenzione che abbiamo apprezzato. Ci auguriamo che la consultazione odierna risulti utile ai fini della elaborazione del programma di governo”. Consegnato a  Conte un documento FAND  di proposte per affrontare le maggiori criticità in tema di disabilità e inclusione sociale.

Si è svolto stamane a Palazzo Chigi l’incontro fra il Presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte ed una delegazione della Federazione tra le  Associazioni nazionali delle persone con disabilità Fand (che riunisce ANMIC, ANMIL, ENS, UICI, UNMS, ANGLAT e ARPA) guidata dal Presidente Nazaro Pagano. Una consultazione che di per sé rappresenta già una novità positiva, in quanto si è svolta alla vigilia della formazione del nuovo governo. La Fand auspica che il colloquio possa rivelarsi utile nella preparazione di un  nuovo programma di interventi, che metta finalmente in cima all’agenda politica la soluzione dei problemi di oltre 7 milioni  di cittadini disabili, o non autosufficienti, e delle loro famiglie.

Frammentazione degli interventi, scarsità e perenne incertezza delle risorse destinate ogni anno ai disabili rappresentano  a nostro giudizio criticità inaccettabili  del  nostro Paese”, ha spiegato il Presidente Fand Nazaro Pagano. “Abbiamo perciò chiesto l’impegno del nuovo Esecutivo per  restituire efficienza al nostro Welfare, oramai inadeguato anzitutto rispetto ai problemi crescenti legati all’invecchiamento della popolazione e al previsto aumento delle persone non autosufficienti. Riteniamo  pertanto indispensabile – ha sottolineato Pagano – perseguire una seria programmazione e riqualificazione degli interventi assistenziali. Perchè solo migliorando  e rifinanziando il Welfare si potranno sostenere  anzitutto i disabili gravi e le loro famiglie. In particolare  quelle migliaia di  caregiver  (quasi sempre  genitori o figli) che in solitudine suppliscono ogni giorno alle gravi carenze del nostro sistema assistenziale.”

Nel corso dell’incontro la Fand ha perciò illustrato al Premier incaricato le attuali emergenze del mondo della disabilità rimaste irrisolte e ha consegnato un documento tecnico che riassume le principali richieste della Federazione (che tutela e rappresenta  oltre il 60% della popolazione con disabilità) riguardo a 7 diverse aree tematiche. Fra le principali proposte presentate dalla Fand per la realizzazione di politiche a sostegno dei disabili, nell’ottica della Convenzione ONU, si ricordano:

  • PENSIONI DI INVALIDITA’: aumento graduale delle pensioni di invalidità, ancora ferme a 285 euro al mese,  partendo da coloro che si trovano in condizioni certificate di gravità e/o pluridisabilità.
  • LAVORO: sviluppo di modelli occupazionali (con l’utilizzo di innovazioni metodologiche e tecnologiche) adeguati alle specifiche tipologie di disabilità, valorizzandone le abilità e le professionalità.
  • ISTRUZIONE E FORMAZIONE: adattare strutture, sistemi didattici e formativi degli istituti di ogni ordine e grado (Scuole, Università, CFP) alle specificità delle persone con disabilità, al fine di ridurre sensibilmente i livelli di esclusione sociale e occupazionale.
  • REALIZZAZIONE DI UN CODICE UNICO PER LE DISABILITA’ (attraverso una Legge Delega): rendere più organico l’attuale sistema normativo, per ridurre la stratificazione normativa esistente, che pregiudica la  certezza del diritto.
  • CAREGIVER FAMILIARI: riconoscere il ruolo centrale del Caregiver familiare che sceglie di prendersi cura del proprio congiunto con disabilità, attraverso un quadro giuridico che ne riconosca i diritti e crei adeguate misure di sostegno.
  • ACCESSIBILITA’ e MOBILITA’: adeguare la normativa in vigore, sviluppare modelli ed interventi volti migliorare la mobilità ed il trasporto, eliminare tutte le barriere culturali, architettoniche, senso percettive, della comunicazione, digitali, che sono ad oggi ostacolo all’inclusione delle persone con disabilità.
  • SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA: uniformare e semplificare le procedure ed i servizi pubblici e privati, per facilitare l’accesso alle persone con disabilità e alle loro famiglie.
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