22.05.2013 – Dopo cinque anni di attesa la legge di iniziativa popolare proposta dall’Anmic per l’incremento dei trattamenti economici a favore degli invalidi civili, che mira all’adeguamento dell’importo degli assegni di invalidità alla pensione minima Inps, è finalmente stata assegnata all’esame della dodicesima Commissione permanente Affari Sociali della Camera dei Deputati lo scorso 7 maggio.

Si tratta di una battaglia portata avanti con grande determinazione dall’associazione a livello nazionale, con il contributo prezioso di tutte le sedi provinciali e regionali e l’aiuto dei comuni nell’autenticazione delle firme. Una battaglia che ha trovato l’inatteso apporto di tanti cittadini, e l’appoggio di diverse personalità politiche e istituzionali, di tutti gli schieramenti politici. Nel 2008, quando sono state raccolte 300mila firme regolarmente autenticate, molto più delle 50mila necessarie per proporre una legge di iniziativa popolare, la pensione di invalidità civile ammontava a 246 euro mensili, meno della metà della pensione minima che allora ammontava a 580 euro mensili. Cifre che non si discostano molto dalle attuali: 275 euro per gli invalidi civili, circa 632 euro la pensione minima.

La sezione di Parma dell’Anmic, da febbraio a luglio 2008, partecipando con il proprio gazebo e i propri banchetti a tutti i principali mercati della provincia, con grande energia ed entusiasmo, raccolse ben 6mila firme. Uno sforzo ingente che trova ora il meritato premio, anche se si tratta soltanto di un primo, pur importante, passo dell’iter legislativo che la proposta dovrà seguire.

“L’adeguamento delle provvidenze economiche degli invalidi civili alla pensione minima prevista dall’Inps è una condizione che riteniamo necessaria per garantire una vita dignitosa ai soggetti con disabilità – spiega il presidente dell’Anmic di Parma Alberto Mutti -. Ci siamo impegnati subito in questo progetto che riteniamo fondamentale per la vita degli invalidi che la nostra associazione è incaricata di tutelare da un decreto del Presidente della Repubblica. Un adeguamento economico che diventa sempre più importante alla luce della crisi economica che stiamo attraversando. Accogliamo con gioia la notizia della assegnazione del progetto di legge alla Commissione Affari Sociali, anche se ci sono voluti ben cinque anni dal deposito delle firme all’ufficio testi normativi della Camera, avvenuto il 24 luglio 2008. La speranza è che ora l’iter legislativo prosegua spedito per arrivare quanto prima all’esame del Parlamento e quindi all’approvazione”.

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